lunedì 12 ottobre 2015

Cliché adolescenziali

La vita di compound può essere assai gradevole, la verità. Si vive come in un grande villaggio vacanze, con la piscina, i campi da tennis, i parchi giochi per grandi per piccoli e per minuscoli, ognuno ha la sua casetta ma i bambini girano liberi con i monopattini, le biciclette, gli skate e anche quelle monoruote che si muovono col peso, hai presente? Le strade all'interno sono strette e rese ancora più strette da vasi di piante che impediscono alle auto di andare troppo veloci, e inoltre l'ingresso è molto controllato, si entra solo se si abita qui o se si è invitati.

Ci sono telecamere ovunque, quindi non puoi neanche prenderti un ramo secco per fare del puttanage bricolage senza che il management lo sappia, e nemmeno fregare la pianta verde del vicino per sostituire la tua rinsecchita. Le guardie in bicicletta accompagnano i taxi in entrata per verificare che vadano dove hanno dichiarato di andare, e girano costantemente per controllare che tutto sia a posto. Se ti dimentichi i fari accesi ti chiamano a casa per avvertirti, per dire. Sicurezza piuttosto alta, quindi, anche se a tratti vagamente inquietante.
Il vantaggio di questo mondo di frutta candita, insomma, risiede proprio in questo: nella completa libertà di movimento delle petunie, che giocano all'aperto e fanno amicizia con molta semplicità, e nella libertà, diciamocelo, che questa loro libertà concede alla Wonder, che ha la possibilità di scrivere, leggere e cazzeggiare cucinare in santa pace.

E però ci sono dei però.
Per esempio, ti ritrovi bambini altrui davanti alla porta di casa, nella migliore delle ipotesi, o direttamente dentro casa anche se sei in mutande, nell'ipotesi intermedia, e in quella peggiore li becchi in cucina con in bocca la focaccia che avevi comprato per cena.
Oppure all'ora di cena devi prendere la bicicletta e andare a cercarle, perché si dimenticano di tornare a casa, nonostante abbiano il coprifuoco alle prime avvisaglie di buio (che qui si manifesta intorno alle sei).
L'eventualità più snervante, tuttavia, si dà quando sono loro a ficcarsi in casa di qualche amichetto, senza preventivamente avvertire.

- Ma dove c@€€% sono andate a ficcarsi quelle tre?
- Calma Wondy, sono qua in giro, dove vuoi che siano
- Eh, intanto qui in giro, come dici tu, non ci sono. E poi, Cosci, non sei tu che pedali come un'idiota per il compound. Sono proprio curiosa di sapere dove sono. Quando tornano a casa mi sentono...
- Saranno a casa di qualcuno
- Certo, a proposito di ospiti indesiderati. Ma poi è l'una e mezza, che diamine, la gente non mangia? Non se ne accorgono che sono tre in più? Che poi mica mangiano poco, le nane.
- Ma va' che le sfami con poco, dai. Quant'è che non fai un arrosto?
- Scherzi, Cosci? Qua è già tanto trovare un pollo con due zampe sole. Si vantano di usare l'olio geneticamente modificato, qui, è una sciccheria, non so se mi spiego. Melone pompato, uova che rimbalzano, c'è la pubblicità della carne senza ormoni, ti dice qualcosa?
- Ecco, appunto, un'altra ragione per affamarle.
- Mi stai dicendo che vanno in giro per il compound a cercare cibo? O stai solo cercando motivi per difenderle?
- Stanno giocando, la fame non la sentono finché non c'è profumo di pizza.
- Gliela faccio sentire io la fame, se non arrivano entro tre minuti...

E quindi l'incazzatura ha cominciato a crescere. E quando le tre nane sono finalmente rientrate, a seguito di telefonate sparse, è partito l'embolo, come dice l'amica AleSarda.
Così, alla fine l'ho pensato.
Non l'ho detto, ché mi pareva un cliché talmente anacronistico che poi finiva che mi mettevo a ridere, e non avevo intenzione di ridere.
Ma insomma, per la prima volta ho pensato davvero questa casa non è un albergo!, e mi è sembrato un po' presto, ché io mi pensavo che questa casa non è un albergo! si dicesse ai figli adolescenti, tipo, e anche un po' più in là.

1 commento:

  1. Leggendo della vita di compound mi è venuto in mente un libro (bello!) che ho letto quest'Estate: Le vedove del giovedì.

    E poi non hai ceduto al cliché!

    (Ma poi che avevi preparato per pranzo?)

    Viola Emi

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